Ei fu. (Ovvero il suicidio di un esercente)

Tu,
che fatichi ad accogliermi con un semplice sorriso,
che esordisci con un glaciale "dica",
che quando ti chiedo qualcosa mi rispondi "eeehhh?" invece di "mi perdoni, non ho compreso la sua domanda",
che rispondi solo "no" alla domanda "avete camicie color...",
che non mi saluti se esco dal tuo negozio senza aver comprato qualcosa,
che guardi impaziente l'orologio se è appena scattato l'orario di chiusura del negozio,
che sei riuscito ad assumere le due commesse più tristi e antipatiche della città,
che ti infastidisci quando ti chiedo di vedere le cose che tu vendi,
che fingi di applicare i saldi per smaltire le cose vecchie in magazzino,
che tolleri il fatto che i tuoi collaboratori sbadiglino in faccia ai clienti,
che parli male di altri clienti con me davanti,
che rimani al telefono quando entro in negozio e dopo cinque minuti chiudi affermando con naturalezza "ora ti devo lasciare perché è entrato uno".

che non hai mai fatto un sondaggio sui tuoi clienti per valutarne la soddisfazione,
che non sai distinguere i costi fissi da quelli variabili,
che fai gli acquisti ancora "a sensazione",
che gestisci in maniera scostante o irrispettosa chi lavora con te perché "sei nervoso",
che pensi ancora che fare marketing sia distribuire dei volantini o lo spazio pubblicitario sul giornalino della città,
che tenti di fare la guerra sul prezzo ai cinesi e agli ipermercati,
che hai l'insegna luminosa con due lampadine fulminate che ti storpiano il nome,
che mi segui silenzioso mentre giro nei vari reparti come se dovessi solo controllare un potenziale ladro,
che metti la mamma anziana alla cassa, ignara di come si utilizzi una carta di credito,
che stai alla porta del negozio per guardare chi si ferma davanti alla vetrina, nella speranza che entri,
che non hai la più pallida idea di cosa significhi individuare un bisogno psicologico,
che non mi togli 1 euro su un conto di 300,
che avresti tanto voluto fare altro "ma il negozio era dei miei...",
che te la prendi con la crisi, la politica e i tuoi concittadini,
che fai fatica a svegliarti il mattino per andare a lavoro,
che "se potessi venderei tutto!",
ecco, proprio tu.
Mi spiace tanto e capisco le tue difficoltà,
ma rimanendo così non potrai proprio farcela.

1 commento:

  1. clap clap.

    ps: scorgo molto odio, inoltre, nei confronti dei bimbi piccoli dei clienti. Alcuni negozianti li guardano come se fossero ratti.

    Ciao
    Bruno

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Fabrizio Cotza - Formatore Sovversivo.
www.fabriziocotza.it